Ripercorrendo il lavoro svolto negli anni fino ad oggi, a contatto diretto e strettissimo con la realtà produttiva, con l’attenzione sempre rivolta alle esigenze di chi ha scelto di usufruire dei servizi e dei beni  di Sapore Maggiore, è possibile affermare che si è lavorato cercando di prestare la giusta attenzione al termine “Maggiore”.  Viviamo tempi in cui la percezione che abbiamo delle cose, di ciò che avviene intorno a noi, si carica di “sentimenti”. Forse perché siamo diventati grandi, perché abbiamo vissuto tempi di pandemia e stiamo vivendo tempi di guerra. Guardiamo al Mondo, inteso come Pianeta Terra, come una entità pronta a scaraventarci altrove perché non siamo stati in grado di prendercene cura, e nello stesso tempo non riusciamo più a sostenere lo sguardo di chi dall’altra parte dello stesso Mondo, e nemmeno chissà quanto distante da noi, ha imparato a non sprecare nemmeno un goccio d’acqua o un piccolissimo seme, o anche un briciolo di fantasia e di libertà, e nulla dà per scontato. Così ci chiediamo, ancora una volta, cosa possa voler dire il termine “Maggiore”, nella nostra vita di tutti i giorni, nel nostro lavoro, nelle nostre sia pur piccole esistenze.  Stiamo vivendo ora, è decisamente il nostro “tempo” ed è tempo di innovare!

Solco Maggiore produce ortofrutta e lo fa nel rispetto di disciplinari, Sapore Maggiore aggiunge valore e conoscenza, dal punto di vista di chi si nutre e lo fa con consapevolezza. Perché non iniziare a selezionare il cibo in base alla nutraceutica dei componenti e dei principi attivi! Potrebbe essere questo un modo per approcciare con il cibo in maniera corretta e nel rispetto del proprio organismo. Potrebbe anche essere questo un modo per evitare sprechi e sfatare falsi miti. E se avessimo la possibilità di leggere i valori nutraceutici addirittura in etichetta? Noi, i consumatori, potremmo, ad esempio, approcciare con maggiore senso critico quando acquistiamo questo o quel prodotto, ed anche il termine consumo potrebbe essere inteso come qualcosa che non si consuma, ma che rigenera e si rigenera.

Mi viene in mente quando mio padre, da piccoli, ci raccomandava di non lasciare le luci accese per non sprecare inutilmente energia, ed oggi da grande mi ritrovo a spegnere le luci consapevole del valore di quel gesto, fino ad imparare ad apprezzare le ombre lì dove la luce proprio non è necessaria. E’ una questione di prospettiva, di profondità, di messa a fuoco o di rispetto, cura, attenzione, oserei dire “gentilezza”. Se con cura e gentilezza iniziamo ad approcciare verso noi stessi e verso tutto ciò che ci circonda, il resto potrebbe venire da se’!

Sapore Maggiore, in un box di frutta e verdura buona ed appena raccolta, non concentra solo frutta e verdura buona ed appena raccolta, ma quanto di “buono” veramente possa esserci in quel prodotto che avvalori la scelta di ognuno e che la renda, appunto, “maggiore”.

Filomena Vocca