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La Melannurca, la Regina delle mele

La Melannurca campana IGP  rientra, a pieno titolo, tra i gioielli più preziosi che l’autunno puntualmente ci dona, tra ottobre e dicembre.

E’ un frutto dalla storia millenaria: se ne trovano tracce  su antiche iscrizioni di epoca romana, in quadri, dipinti, finanche in alcune opere di Plinio il Vecchio, che nei suoi racconti la definiva Mala Orcula (da cui, con buona probabilità, deriva il nome attuale).

Ha un legame profondo con i fertili e ricchissimi terreni vulcanici del suo luogo d’origine, l’agro puteolano, tanto da essere insignita, nel 2006, della denominazione IGP, che ne certifica qualità e reputazione.

Questo pomo dalla storia millenaria spicca, sulle altre varietà, per gusto, proprietà organolettiche e virtù benefiche. Oltre al caratteristico sapore dolce ed acidulo, alla buccia cerosa, al profumo intenso e alla polpa succosa e croccante, la Regina delle mele può vantare anche innumerevoli proprietà benefiche per il nostro organismo. La Melannurca, infatti, è un’ ottima fonte di vitamine – soprattutto del gruppo B- , minerali quali potassio, ferro e fosforo, di fibre, che regolarizzano la funzione intestinale,  risultando inoltre anche particolarmente indicata per bambini, anziani e diabetici, per via del suo modesto contenuto in zuccheri.

Tali virtù non sono passate inosservate agli attenti occhi dei ricercatori dell’Università Federico II di Napoli che, già da diversi anni, studiano e analizzano gli effetti benefici -a vario livello- della quercitina, un flavonoide sì presente in tutto il mondo vegetale, ma di cui le Melannurche sono particolarmente ricche.

Curiosità: sapevate del singolare processo di maturazione a cui vengono sottoposte le Melannurche? Esse infatti, dopo la raccolta, vengono adagiate su del materiale vegetale (canne, aghi di pino o paglia) e disposte in file ordinate nei cosiddetti melai, piccoli appezzamenti di terreno nei quali possono, evitando umidità ed esposizione diretta al sole, completare il cosiddetto processo di arrossamento, arrivando alla perfetta maturazione.

               

Fonte: www.lafruttadiandrea.it

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